venerdì 29 maggio 2015

Fedora 22: novità e fedup

26.05.2015 ore 16:00 fedora 22 viene rilasciata.
Le novità principali sono le seguenti:

  • kernel 4.0 
  • kde plasma 5 
  • xfce4.12 
  • dnf come gestore pacchetti definitivo (Yum è stato deprecato)

Aggiornare il sistema è molto semplice ed usare fedup semplifica molto il processo.
Come prima cosa bisogna scegliere se lasciare attivi i repository di terze parti: se vengono lasciati attivi, alcuni repo potrebbero non ancora essere disponibili per la nuova versione del sistema. Un buon espediente può essere quello di modificare nei file dei repo, che si trovano in /etc/yum.repos.d, i valori di $releasever, possibilmente lasciando i valori doppi, eccone un esempio (questo è il repo di mondorescue, un buon tool di recupero dati):

[mondorescue]
name=Mondorescue x86_64 - mondorescue Vanilla Packages
baseurl=ftp://ftp.mondorescue.org/fedora/$releasever/x86_64
ftp://ftp.mondorescue.org/fedora/21/x86_64
enabled=1
gpgcheck=1
gpgkey=ftp://ftp.mondorescue.org/fedora/$releasever/x86_64/mondorescue.pubkey
In pratica ho aggiunto un'altra riga di testo (riga 4) con il valore 21 assegnato a $releasever(21 è l'ultima versione di fedora presente sui repo di mondorescue)
Nel caso vogliate disabilitare un repo basterà cambiare il valore enabled da 1 a 0.
Adesso aggiorniamo. Come root digitiamo fedup --network 22 questo comando basterà per aggiornare da fedora 21. nel caso aveste fedora 20 potete aggiornare direttamente con il comando sopra, ma aggiungendo ad esso --product=PRODUCT al cui posto di PRODUCT dovrà essere scritta la versione di fedora che preferite, tra nonproduct, che non installa pacchetti aggiuntivi, workstation, che installa i pacchetti base della versione workstation, server e cloud. Per maggiori informazioni potete consultare il wiki ufficiale di fedora.
Fedup controllerà i repository, i pacchetti presenti sul sistema e quelli da aggiornare, le immagini del kernel e le firme GPG dei repo. Se troverete un errore che riferisce che le firme per un particolare repository non sono state trovate, basterà reinstallare il pacchetto del repo. A me è successo con i repo RPMFusion free e nonfree. Se vi darà degli errori di alcune dipendenze e non sono essenziali potete anche ignorarle, si risolveranno con gli aggiornamenti.
Una volta finito il processo dovrete riavviare il computer, che installerà i pacchetti necessari e farà l'aggiornamento di distribuzione. Al termine sarete su Fedora 22! Benvenuti!
Ora, se non siete abituati ad usare dnf al posto di yum avrete un trauma, ma niente paura, è tutto risolvibile.
Innanzitutto con dnf troviamo la maggio parte dei comandi che erano presenti su yum. Mancheranno però check e l'opzione --skip-broken. Vi manca già yum, don't worry, be happy! Yum non vi ha abbandonato.
Se digiterete yum non avrete yum, ok, bensi dnf. Per risolvere dovrete digitare yum-deprecated. A questo punto potreste anche spostare il nuovo yum come yum.old e yum-deprecated come yum, in modo da non smattare coi comandi, ma non vi abituate troppo a tenere yum. Usate dnf quando potete.
Per impostare yum come vi ho detto prima digitate questo da terminale come root (copia/incolla è più comodo)
mv /usr/bin/yum /usr/bin/yum.old && mv /usr/bin/yum-deprecated /usr/bin/yum
Ora degli ultimi comandi e siete apposto. Come prima cosa controllate gli errori nel database rpm con yum check oppure yum-deprecated check (dipende se avete eseguito il comando di prima). Vi dovrebbe dire se ci sono errori. Se ce ne sono prendetene atto e risolveteli se riuscite, se no chiedete aiuto.
Sincronizziamo quindi i pacchetti del computer con dnf distro-sync e aggiorniamo con dnf update. Ora ricontrolliamo gli errori con yum check. Bene, se ora ce ne sono ancora, chedete aiuto ma state tranquilli, non rischiate di esplodere... Sarò lieto di aiutarvi, di solito è solo colpa di alcuni repo che si devono ancora aggiornare! :)

sabato 15 novembre 2014

Fedors server: parte 3: Vi presento l'ora

Uno dei primi server che è utile installare per casa propria è sicuramente l'ntp, ovvero network time protocol. Questo server fornisce all'interno di una rete un servizio di aggiornamento dell'ora, fondamentale per servizi come kerberos, ldap e per i  certificati che rilasceremo. Innanzitutto installiamo i pacchetti necessari con il comando
# yum install ntp ntpdate
Dopodiché abilitiamo il servizio con
# systemctl enable ntpdate
# systemctl start ntpdate
Adesso aggiorniamo l'ora del proprio server con il comando
# ntpdate ntp1.inrim.it
Con questo comando l'ora del server si aggiornerà con l'ora del server ntp dell'istituto italiano nazionale ricerca meteorologica. Ora apriamo la porta del server sul firewall. 











Bisogna aprire la porta 123 UDP. Lo possiamo fare in maniera semplice con system-config-firewall, il programma di cui vi ho parlato nell'articolo scorso, o utilizzare il terminale.
Su system-config-firewall andare su altre porte, su aggiungi porta e aggiungere la porta.
Per fare la stessa cosa da terminale dovrete prestare attenzione, vi sono due file relativi al firewall: iptables, relativo all'ipv4 e ip6tables, relativo all'ipv6.
I due file si riferisconorelativamente alle porte per gli indirizzi ipv4 e ipv6. Dovrete sapere che tipo di indirizzi usate nella vostra rete locale. Generalmente si usano gli ipv4, ma ultimamente anche gli ipv6. Pertanto vi consiglio di modificare entrambi i file progressivamente.
Per aggiungere un entrata consentita inserire nel file la seguente riga, relativamente alle impostazioni richieste:
-A INPUT -m state --state NEW -m Tipo-di-porta -p Tipo-di-porta --dport Porta -j ACCEPT
In questo caso la stringa da agiungere è:
-A INPUT -m state --state NEW -m udp -p udp --dport 123 -j ACCEPT

Con questa guida vi lascio, in attesa della prossima. Per qualsiasi domanda commentate o scrivetemi a filippo.falezza at outlook dot it

giovedì 6 novembre 2014

Fedora 21 Beta: note di rilascio e download



Nelle scorse ore è stata rilasciata al release Fedora 21 Beta. Quindi non potevamo perdere l'occasione di darvi notizia e tenervi informati sui suoi sviluppi.  

sabato 1 novembre 2014

Fedora server: parte 2: Post-Installazione e l'utente root

La Post-Installazione
Autenticarsi
Al riavvio si avrà la richiesta del nome utente poi della password. Se si è fatta l'installazione grafica autenticarsi scegliendo Gnome se Xfce non è disponibile.

Dopo aver installato è meglio installare i repository di RPM-Fusion, in modo da avere molti pacchetti disponibili. Prima di installare però aggiornate i pacchetti presenti sul computer utilizzando il terminale. Per compiere questa operazione, come tutte le altre operazioni di amministrazione, ad esempio installare e operare sui file di sistema e configurazione, è necessario diventare superutente, ovvero l'utente root (tradotto=radice). Per diventare root ci sono le seguenti soluzioni:

venerdì 31 ottobre 2014

Fedora server: parte 1: Installiamo!

Benvenuti in questa nuova serie che sarà destinata a farvi creare un server per gli svariati utilizzi che vi vengono in mente, facilmente, velocemente ed efficacemente.

Installazione
Scaricate dal sito fedoraproject.org il disco di installazione. Potete scegliere tra i vari formati. Personalmente io consiglio il disco tradizionale con Gnome, almeno avrete un'interfaccia grafica di supporto assieme alla riga di comando, abbastanza ostica ma fondamentale per una giusta configurazione del server. Poi altri due formati che potreste scaricare sono il dvd completo, che con questo a mio parere scarichereste tanti pacchetti inutilmente, ed il disco di rete, indicato per chi ha una rete stabile e veloce e vuole una vasta scelta tra i pacchetti disponibili.

venerdì 27 giugno 2014

Come abilitare la sessione di BigPicture di Steam su Linux


Questa guida spiega come abilitare la sessione di Steam BigPicture su qualsiasi distro linux in modo da avviare il computer direttamente in questa modalità. Per abilitarla, basta aggiungere un file .desktop nella cartella /usr/share/xsessions. 

mercoledì 11 giugno 2014

Come installare Mate 1.8 su Fedora 20 e derivate

Ritorna il classico appuntamento dei tutorial How To e come avete capito dal titolo oggi parliamo di del DE Mate 1.8.

MATE è un Desktop Envorinment basato su "vecchio" Gnome 2.x. Questo DE o ambiente desktop, oltre ad essere molto leggero, da la possibilità di controllare il computer in modo intuitivo e veloce.